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Morales Carmengloria

Carmengloria Morales è nata a Santiago del Cile nel 1942, ma vive in Italia dal 1953, residenza che alterna, a partire dal 1979, con numerosi soggiorni newyorkesi.

Fin dal suo debutto nel compo delle arti figurative l’attenzione dell’artistaè concenrata sul linguaggio della pittura. Nel 1979 espone il suo primo dittico che consiste in due tele affiancate monocrome entrambe dipinte. Due anni dopo la Morales riproporrà la sua riflessione sulla forma a dittico, questa volta impostando solo una tela dipinta: l’altra è lasciata grezza, a indicare l’azzeramento della pittura, quale superamento del concetto romantico dell’arte, e presentando quello che diventerà nel corso della sua vita artistica una sorta di paradigma. “E’ l’artista più monocorde che ho conosciuto”, diceva di lei Filiberto Menna, tanto che risulta assai complesso tentare una periodizzazione del su lavoro.

Con i dittici l’artista è presente alla storica rassegna “Geplante Malerei” di Münster nel 1974 e a “Documenta 6” di Kassel nel 1977. Questa volta la tela di sinistra, quella della rappresentazione, è percorsa in tutta la sua superficie da una maglia graffita e dunque olre alla monocromia c’é una concessione alla gestualità. Quest’ultima variante apre un discorso che la Morales coltiva in senso analitico come rivelatore delle fasi costruttive della pittura. La conferma di questa impostazione arriva nelle opere seguenti scandite dalle sequenze di colori primari ai quali si aggiunge un’altra variazione poetica con l’intervento del colore metallico che caratterizza anche la produzione più recente. La sua pittura è ora caratterzzata da una nuova gestualtà sottolineata dall’utilizzo dei pigmenti metallici e da altri formati privilegiati tra i quali il tondo.

Una procedura che viene confermata nel campo circolare che compare per la prima vola nel ’86 e nelle diverse “pale”, tele centinate, mirate sempre a rifondare la struttura del dipinto riducendone all’osso le funzioni rappresentative.

Tra le mostre storiche cui ha partecipato: “Un futuro possibile. Nuova pittura, la riflessione sulla pittura” 1973, “Analitysche Malerei” del 1975, “I colori della pittura” 1976. Nel 1985 ha partecipato a “Artisti italiani degli anni settanta nelle collezioni della Galleria Civica d’Arte Moderna” al Castello di Rivoli. Numerose anche le personali tra le quali quella alla Galleria Plurima di Udine nel 1983 con presentazione di Menna, dove esporrà anche nel ’88 e nel’92, e alla Rupert Walser di Monaco nel 2001.


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